Pianta da salotto, altro che innocua: questa ti fa vomitare non appena la tocchi | I giardinieri te la vendono senza dirti la verità
Attenzione (canva.com) -www.biomedicalcue.it
Arredamento e piante da casa: non sottovalutate questa. Bella, ma potrebbe farvi vomitare dopo averla toccata!
Parliamo di casa e arredamento green, e in particolare delle piante da interno, le quali aggiungono un elemento di natura e bellezza nelle nostre abitazioni.
Queste, indubbiamente, purificano l’aria che respiriamo, abbassano i livelli di stress e contribuiscono a creare un’atmosfera calda e vivace.
Tuttavia, oltre al loro aspetto affascinante, ne esiste uno meno noto: alcune piante da appartamento possono essere nocive, in particolare per bambini ed animali domestici.
È fondamentale essere consapevoli dei potenziali pericoli e prendere le misure necessarie per convivere in sicurezza con le piante in casa. Creiamo, quindi, un prontuario utile.
La pianta incriminata
Fra le piante più diffuse e rischiose, il Philodendron è noto per la sua robustezza.La pianta, che fa parte della famiglia delle Araceae, è apprezzata per la sua facilità di cura e l’adattabilità a varie condizioni di illuminazione, rendendola una scelta perfetta per chi non ha grande esperienza nel giardinaggio. Ci sono molte varietà di Philodendron, ognuna con le proprie caratteristiche particolari: ad esempio, il Philodendron scandens ha foglie a forma cuoriforme di dimensioni ridotte, mentre il Philodendron selloum, noto anche come orecchia d’elefante, è riconoscibile per le sue ampie foglie con margini ben definiti.
Pur essendo bella e resistente, la pianta di Philodendron può risultare tossica se ingerita: al suo interno si trovano cristalli di ossalato di calcio, una sostanza irritante che può provocare edema, difficoltà nel parlare e problemi gastrointestinali. Pertanto, è fondamentale mantenere questa pianta lontana da bambini piccoli e animali domestici in cerca di esplorazione.

Come curarla e curarsi
Per coltivarlo al meglio, secondo il marchio green Flob, bisogna selezionare un terriccio ricco di sostanze organiche, non eccessivamente fine, e assicurarsi di un buon drenaggio per prevenire l’accumulo d’acqua. Il rinvaso dovrebbe avvenire ogni anno a febbraio o marzo, fino a raggiungere un vaso di circa cinquanta centimetri; dopodiché, è possibile limitarsi a cambiare lo strato superficiale del terriccio. La concimazione, da effettuare ogni tre settimane durante le stagioni primaverile e estiva, dovrebbe essere incentrata su fertilizzanti ad alto contenuto di azoto.
Per chi desidera introdurre il verde in casa in modo sicuro, è importante seguire alcune semplici precauzioni. Secondo Tropismi, la prima regola è optare per vasi con supporti elevati o collocandoli su mensole. È altrettanto essenziale informare tutti i membri della famiglia riguardo ai rischi e all’importanza di non toccare o ingerire le sue foglie. In caso di contatto accidentale o sospetta ingestione, è fondamentale contattare immediatamente un medico o un centro antiveleni.
