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“Ma cosa hai scritto qui?”: quando la tua grafia diventa incomprensibile devi preoccuparti | Il medico deve subito ordinare una TAC

Confusione e scrittura

Che confusione! (canva.com) - www.biomedicalcue.it

Non è sempre la grafia del medico a essere irriconoscibile: se anche la tua lo è, forse devi preoccuparti e fare una TAC.

Torniamo a parlare di medicina e salute, carissimi lettori e lettrici. L’incipit nell’introduzione potrebbe essere provocatorio e ironico; però ha un suo senso.

Ci sono sensazioni che tendiamo a trascurare per abitudine, piccoli inconvenienti che svaniscono tra un impegno e l’altro. Un dolore momentaneo, un giro di testa, un attimo di distrazione.

Viviamo in un’epoca in cui stress, fatica e ansia sono diventati compagni costanti, e spesso tutto ciò che il corpo ci comunica viene visto come una conseguenza della routine quotidiana.

Tuttavia, anche il più insignificante dei sintomi può, in rarissimi casi, svelare qualcosa di più serio, soprattutto se si presenta in modo persistente o senza una spiegazione chiara. Per cui abbiamo detto ironicamente che la grafia del medico ha spesso un geroglifico da tradurre; ma se anche la nostra la diventasse, allora sarebbe veramente il caso di porsi due domande e, in estremis, correre dal medico!

Le evidenze sul problema

Come riportato da Luxury Pret à Porter, citando le ricerche e le evidenze della neurologa Laura Standen della Queen Mary University di Londra, non si devono sottovalutare certi sintomi quali difficoltà di linguaggio, confusione mentale o alterazioni visive. L’esperta illustra come molti soggetti affetti da tumore cerebrale non riconoscano i segnali iniziali, confondendoli con semplici conseguenze dello stress o della fatica.

Questo ritardo nel comprendere la situazione può, sfortunatamente, compromettere la tempestività diagnostica e rendere necessari trattamenti più invasivi. Alcuni pazienti, spiega Standen, segnalano di sentirsi improvvisamente estranei a se stessi, trovando difficoltà nell’esprimere pensieri o nel mantenere l’attenzione; altri osservano cambiamenti nella scrittura, problemi di equilibrio o episodi di intorpidimento.

Problemi vista
Mai sottovalutarli! (canva.com) – www.biomedicalcue.it

Un atto di consapevolezza

Inoltre, problemi visivi o mal di testa recenti e ricorrenti possono fungere da segnali di allerta da osservare con attenzione; sebbene nella maggior parte dei casi questi sintomi possano avere spiegazioni benigne, sottovalutarli sistematicamente può costituire un errore. La medicina moderna conferma, pertanto, che la diagnosi tempestiva rimane lo strumento più efficace contro malattie gravi: riconoscere per tempo i segnali del corpo può migliorare la prognosi e incrementare la qualità della vita.

Per farla breve, ascoltare se stessi rappresenta il primo atto di cura, secondo la studiosa e la fonte; questo implica riconoscere che la salute non è soltanto l’assenza di malattia, ma un equilibrio dinamico tra corpo, mente e attenzione quotidiana. Riconoscere un sintomo non equivale a provare paura, ma a mostrare consapevolezza; non potremmo essere più d’accordo.