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Bevanda del mattino, questa fa aumentare i “livelli di colesterolo”: è pericolosa ma la bevono tutti | Devi cambiare subito le tue abitudini

Latte e caffé (Depositphotos foto) - www.biomedicalcue.it

Latte e caffé (Depositphotos foto) - www.biomedicalcue.it

Una bevanda diffusissima nasconde un effetto inaspettato sul colesterolo: ecco perché dovresti rivedere come la prepari.

È quella cosa che molti di noi devono avere appena svegli, quasi come fosse un riflesso automatico. Non si ragiona, non si parla, non si respira: prima quella. Parliamo di una delle abitudini più diffuse in assoluto, un piccolo rituale quotidiano. Eppure, ci sono aspetti di questa bevanda che in pochi si fermano davvero ad analizzare.

Col tempo, attorno a questa sostanza si è creata una sorta di mitologia. Si dice tutto e il contrario di tutto: fa bene al cuore, lo rovina; alza la pressione, la regola; ti sveglia, ti stanca. Insomma, la confusione regna sovrana. E anche se molti la considerano una compagna fedele, c’è un piccolo dettaglio da tenere in considerazione.

Anche come viene preparata fa la differenza, e parecchia. Non è solo questione di quantità, ma di modalità. Un pò come per certi cibi: lo stesso ingrediente può essere salutare o dannoso a seconda di come lo cucini. Vale lo stesso per questa bevanda, che se fatta in certi modi può cambiare completamente effetto sull’organismo.

Poi c’è quella faccenda del colesterolo. Sì, perché anche se in apparenza non c’entra nulla, alcune versioni di questa bevanda possono interferire con i livelli lipidici. E la cosa curiosa è che succede senza che ce ne rendiamo conto, solo per il semplice modo in cui decidiamo di prepararla ogni giorno.

Questioni poco conosciute che fanno la differenza

A chiarire un pò questo caos ci ha pensato il dottor José Abellán, cardiologo intervistato da Men’s Health, che ha messo in evidenza un aspetto poco discusso: alcuni metodi di preparazione possono far salire il colesterolo. Il motivo? Alcune sostanze naturali, i… diterpeni – sì, nome strano – che sembrano aumentare il colesterolo LDL e quello totale.

Questi diterpeni si trovano nella bevanda, ma vengono filtrati solo in certi casi. Per esempio, se usi la moka, l’espresso o la french press, finiscono dritti nella tazza. E da lì, beh, nel corpo. Al contrario, preparato in altro modo riduce parecchio questi composti. Risultato? Meno rischio per il cuore.

Caffè (Depositphotos foto) - www.biomedicalcue.it
Caffè (Depositphotos foto) – www.biomedicalcue.it

La preparazione migliore

Il cardiologo lo dice chiaro: non è il caffè in sé il problema, ma come lo prepariamo. Secondo lui, la scelta migliore è semplice: caffè filtrato, amaro o con poco latte, e possibilmente senza zucchero (eh lo so, più facile a dirsi…). Il latte, in realtà, può anche ridurre un pò l’assorbimento degli antiossidanti, ma non cambia molto per quanto riguarda i diterpeni.

E per chi ama il deca? Nessun dramma: anche il caffè decaffeinato ha i suoi benefici, solo un po’ meno marcati rispetto a quello “vero”. Ultima cosa: meglio non superare i 450 mg di caffeina al giorno, che sono tipo 4 o 5 tazzine. Ah, e in gravidanza scendiamo a 1 o 2, massimo.