Cirrosi epatica, con un semplice esame del sangue ti salvi la vita: riconosce la malattia più di 10 anni prima dei sintomi

Cirrosi epatica esame del sangue (Canva foto) - www.biomedicalcue.it
Un semplice esame può cambiare il futuro della salute del fegato prima che sia troppo tardi: lo studio incredibile.
La salute del fegato è spesso trascurata fino a quando non compaiono segnali gravi. Eppure, questo organo silenzioso gioca un ruolo cruciale nel mantenimento dell’equilibrio generale dell’organismo. In molti casi, le malattie epatiche si sviluppano lentamente, senza sintomi evidenti per anni, rendendo fondamentale ogni strumento in grado di intercettarle in anticipo.
Negli ultimi anni si è acceso il dibattito su come intervenire in modo più tempestivo nella medicina preventiva. I controlli di routine rappresentano un punto di partenza, ma l’efficacia di questi screening dipende dalla qualità degli strumenti a disposizione. Riconoscere chi rischia di ammalarsi senza dover attendere segni clinici potrebbe cambiare le regole del gioco.
Tra le sfide principali della sanità pubblica c’è proprio quella di potenziare le cure primarie con sistemi agili e predittivi. I medici di base sono spesso i primi ad avere il contatto con i pazienti e, se dotati degli strumenti adeguati, possono prevenire complicazioni severe. Tuttavia, le tecnologie attualmente disponibili non sempre sono sufficienti a individuare le persone più esposte.
Una nuova soluzione sembra arrivare da un’innovazione che, pur basandosi su parametri molto semplici, potrebbe offrire un vantaggio concreto. È un metodo che si appoggia su esami del sangue comunemente utilizzati, eppure riesce a restituire un quadro predittivo di straordinaria precisione.
Una scoperta che potrebbe cambiare la prevenzione
Si chiama ‘Core‘ il test sviluppato da un gruppo di ricercatori del Karolinska Institutet in Svezia, e secondo lo studio pubblicato su Bmj, questo semplice sistema è in grado di prevedere il rischio di gravi malattie del fegato fino a 10 anni prima della loro comparsa. Il modello si basa su cinque parametri: età, sesso e i valori di tre enzimi epatici comuni (Ast, Alt e Ggt), misurati attraverso esami di routine.
“Il nostro metodo può prevedere il rischio di grave malattia epatica entro 10 anni”, ha dichiarato Rickard Strandberg, uno degli autori principali. Come riporta Adnkronos, il test ha dimostrato un’accuratezza predittiva dell’88%, risultando più efficace rispetto al metodo Fib-4, attualmente raccomandato ma meno adatto alla popolazione generale.
La vera rivoluzione per diagnosi e sopravvivenza
Il cuore della scoperta è nella sua applicabilità concreta: Core è pensato per essere utilizzato direttamente nelle cure primarie, il primo livello di assistenza sanitaria. Questo significa che medici e infermieri potranno accedere a un calcolatore online già disponibile per valutare in anticipo il rischio di cirrosi epatica o cancro al fegato.
Lo studio si è basato su un’analisi di dati provenienti da oltre 480mila persone sottoposte a controlli tra il 1985 e il 1996, con un follow-up durato fino a 30 anni. I risultati parlano chiaro: il test ha permesso di identificare precocemente i soggetti che avrebbero poi sviluppato gravi patologie epatiche o richiesto un trapianto.