Punture in pancia per salvargli la vita: dopo l’Isola dei Famosi ci sono state delle complicazioni | La verità sulla sua salute rivelata mesi dopo

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Concorrente de L’Isola discute delle problematiche di salute dopo il reality. Trattamento settimanale con “iniezioni addominali”.
Ritornare a una vita normale dopo un’esperienza intensa come quella di L’Isola dei Famosi rappresenta, per parecchi partecipanti, un momento di adattamento fisico e mentale non sempre semplice.
In certe situazioni, quando si affrontano problemi preesistenti, la sfida diventa ancora più difficile. Specialmente se intervengono fattori fuori il proprio controllo.
Nel suo caso, il percorso è proseguito, ma con sviluppi inattesi e tragici, come indicato dal nostro sottotitolo, riferendosi a “iniezioni addominali per preservare la vita”.
Dopo alcuni mesi dal reality, la verità sulla sua condizione di salute è stata finalmente svelata: una terapia intensiva con un medicinale specifico, unita a una lotta personale condivisa.
Le difficoltà post L’Isola
Mario Adinolfi ha deciso di utilizzare i social per informare i suoi seguaci riguardo ai suoi progressi, rivelando i dettagli più complessi. L’uscita dal reality ha determinato una crisi di salute e un parziale recupero del peso perso. Ha detto: «Tornai a Roma con 34 kg persi dai 227.9 iniziali e finii in ospedale. Ripresi a mangiare (…) e ripresi anche 10 kg». Oggi, il giornalista è deciso nel perseguire il suo obiettivo: «peso 175 kg, ho rotto anche la barriera del mezzo quintale perso dal 3 maggio 2025 quando lasciai Roma per volare in Honduras».
Il segreto del suo nuovo successo è un farmaco, somministrato attraverso una procedura che lui stesso così descrive: «grazie all’intervento della equipe medica che mi ha messo sotto Tirzepatide ho riperso quella decina e pure altri 18 dal 9 luglio e dunque 28 kg in 75 giorni. Ora l’obiettivo è perderne altri 48 prima di Natale, sempre sotto controllo medico, sempre con l’iniezione settimanale in pancia di Tirzepatide, accompagnata da dieta personalizzata e chilometri a piedi».
La battaglia parallela
La Tirzepatide (disponibile in Italia come Mounjaro) è un principio attivo utilizzato prevalentemente per la cura del diabete di tipo 2, ma che viene sempre più spesso utilizzato, con risultati incoraggianti, anche per il trattamento dell’obesità. Viene iniettato sottocute una volta alla settimana e, come riportato dal Messaggero, richiede obbligatoriamente una prescrizione e una meticolosa supervisione medica a causa dei possibili effetti collaterali.
L’esperienza di Adinolfi è resa ulteriormente emozionante dal parallelo con sua figlia Clara. Il giornalista ha infatti svelato di non affrontare da solo questa difficile attraversata per la salute, condividendo il cammino con la figlia. Ha dichiarato: «Faccio tutto questo in tandem, come sa chi ha seguito l’Isola, con la mia adorata figlia Clara che combatte la malattia dell’anoressia. Anche stamattina ce lo siamo detti: felicità è la lotta». Non possiamo che augurare il meglio, invitando i nostri lettori ad informarsi sempre adeguatamente sulle terapie per la perdita di peso.