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“Ci dispiace ma non abbiamo più farmaci gratuiti”: AMMALATI lasciati a soffrire in miseria | Devono pagare se non vogliono morire

Anziano e medicinali (Depositphotos foto) - www.biomedicalcue.it

Anziano e medicinali (Depositphotos foto) - www.biomedicalcue.it

Sempre più pazienti costretti a pagare cure essenziali: i farmaci gratuiti scompaiono, cresce la rabbia e la paura.

Parliamo di farmaci, quelli essenziali, quelli che fanno la differenza tra peggiorare e restare in piedi. Per anni il nostro sistema sanitario è stato un’àncora, un punto fermo anche per chi aveva poco o niente. Ora, però, qualcosa sembra essersi rotto.

Sempre più spesso si sentono storie di famiglie che, davanti allo sportello della farmacia ospedaliera o al banco del distretto, si sentono dire che devono arrangiarsi. I medicinali non ci sono, oppure non arrivano più tramite il servizio pubblico. E quindi bisogna pagarli, e parliamo di cifre alte, non di dieci euro. È una realtà dura, che colpisce chi è già in difficoltà.

Nel frattempo, la medicina continua a fare passi avanti, sì. Nuove cure, nuove speranze. Ma proprio quei farmaci più moderni, sono diventati praticamente introvabili. O li compri, o aspetti — ma cosa si aspetta, esattamente?

E mentre tutto questo accade, c’è un silenzio assordante. Nessuno che spieghi davvero cosa sta succedendo, nessuno che prenda posizione in modo chiaro. Intanto c’è chi non può più permettersi di curarsi, e la sensazione che certe vite valgano meno di altre inizia a farsi strada.

Una denuncia che apre gli occhi

Amalia Bruni, consigliera regionale del PD, ha deciso di dire la sua. In un intervento riportato da Catanzaro Informa, ha spiegato che in molte zone della Calabria i farmaci DPC non si trovano più. Sono quelli distribuiti “per conto” delle aziende sanitarie, cioè attraverso un sistema centralizzato pensato per facilitare la vita ai pazienti. Ma adesso, quel sistema, sembra essersi fermato.

Bruni ha parlato apertamente: le gare per l’acquisto dei farmaci non sarebbero state avviate nei tempi giusti, lasciando scoperta la catena di fornitura. Così, chi ha bisogno di cure salva-vita si ritrova costretto a pagarle di tasca propria. Ma il suo intervento non si ferma qui.

Bambini e anziani malati (Depositphotos foto) - www.biomedicalcue.it
Bambini e anziani malati (Depositphotos foto) – www.biomedicalcue.it

Il prezzo da pagare, tra disservizi e abbandono

A complicare ancora di più il quadro c’è il caos gestionale. Bruni punta il dito contro la riorganizzazione voluta dalla giunta Occhiuto, in particolare contro la decisione di puntare tutto su Azienda Zero. Peccato che, oggi, a suo dire, Azienda Zero risulti praticamente ferma, e il Dipartimento Salute si trovi con metà dei dirigenti mancanti. Compreso quello che dovrebbe occuparsi dei farmaci.

Il risultato? Farmaci che non arrivano, famiglie che devono scegliere se curarsi o pagare le bollette. E parliamo di terapie fondamentali, non di integratori. Secondo Bruni, questa è solo l’ennesima prova del fallimento della gestione sanitaria regionale.