“Non esiste una cura”: il Ministero della Salute in allarme per il nuovo FUNGO | Sta infettando i reparti di tutti gli ospedali

Funghi e pericoli (Depositphotos foto) - www.biomedicalcue.it
Lanciato l’allarme per la crescita di una nuova minaccia silenziosa e resistente negli ospedali di tutta Europa.
Negli ospedali europei sta succedendo qualcosa che non si può più ignorare. Sempre più spesso i medici si trovano davanti a infezioni ostinate, che non reagiscono ai farmaci di solito efficaci. I protocolli vengono aggiornati in fretta, ma sembra che qualcosa — o meglio, qualcuno — stia aggirando ogni difesa.
Una minaccia silenziosa, che cammina nei corridoi degli ospedali senza farsi notare… finché non è troppo tardi. Le autorità sanitarie insistono su un punto: bisogna rafforzare subito i controlli e migliorare i test diagnostici, anche quelli nei laboratori più piccoli.
Altrimenti si rischia che una situazione gestibile oggi diventi un’emergenza ingestibile domani. Il problema è che le armi di cui disponiamo, almeno per ora, sembrano poco efficaci contro questa cosa. Alcuni medici lo dicono apertamente: i segnali ci sono da tempo, ma forse non sono stati presi abbastanza sul serio.
Ora, invece, i numeri parlano da soli. I casi stanno aumentando, e in modo inquietante. E il fatto che si presentino in ambienti dove le misure igieniche dovrebbero essere rigidissime rende il tutto ancora più difficile da accettare.
Agire in fretta
In diversi Paesi europei sono stati fatti passi avanti, ma non basta. Manca un piano comune, un coordinamento vero, e così ognuno si arrangia come può. Questo porta inevitabilmente a vuoti di controllo, ritardi, errori. E chi ne paga le conseguenze sono i pazienti. Non è più solo una possibilità teorica: il pericolo è reale.
Secondo l’Ecdc, solo 17 dei 36 Paesi analizzati hanno un sistema di monitoraggio dedicato, e appena 15 hanno linee guida specifiche per affrontare questa emergenza. Troppo poco, troppo tardi. Se non si interviene subito, il rischio è che questo fungo prenda il sopravvento. E allora sì che sarà un problema grosso.
Un campanello d’allarme sempre più forte
Secondo un’inchiesta pubblicata su Il Sole 24 Ore, l’Ecdc – cioè il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie – ha lanciato un avvertimento molto chiaro: in dieci anni, in Europa, sono stati registrati oltre 4.000 casi di un fungo resistente ai farmaci. E solo nel 2023 i contagi segnalati sono stati 1.346. In questo quadro non proprio rassicurante, l’Italia è il terzo Paese più colpito, con 712 casi documentati dal 2013.
Il responsabile? Si chiama Candidozyma auris, anche se probabilmente lo conosci come Candida auris. È un fungo piuttosto infame: resiste ai disinfettanti, si attacca alle attrezzature mediche, e nei pazienti più fragili può causare infezioni gravissime. Una volta entrato in ospedale, se non viene individuato subito, si diffonde a macchia d’olio. Massima attenzione quindi.