Dovete correre subito a vaccinarvi: il VIRUS con l’arrivo dell’autunno fa ancora più paura | A rischio soprattutto i più piccoli

Bambina e vaccino (Depositphotos foto) - www.biomedicalcue.it
Con l’autunno alle porte, i medici invitano alla protezione: prevenzione e vaccini sono la chiave contro i virus.
Settembre è quel mese un po’ strano, no? Le giornate si accorciano, si ricomincia con la solita routine e, per tante famiglie, si riapre anche il capitolo “salute dei piccoli”. Dopo mesi di mare, giochi, aria aperta e libertà quasi totale, tornare a ritmi più serrati può essere uno shock, non solo per i genitori ma anche per il sistema immunitario dei bambini.
Il passaggio estate-autunno è sempre un momento delicato. Le temperature scendono, ci si chiude di più in casa o in classe, e i soliti virus – che sembravano spariti – tornano a girare. Rimettere in sesto le buone abitudini, come mangiare in modo sano o dormire abbastanza, è già un primo passo. Ma, spesso, non basta a tenere lontani i malanni.
Certo, all’inizio può sembrare tutto sotto controllo. Ma poi basta poco: una tosse qua, un raffreddore là… e si riparte. I genitori lo sanno bene, è sempre così. Ecco perché i medici insistono così tanto sulla prevenzione. Serve prepararsi in anticipo, giocare d’anticipo.
In effetti, è proprio settembre il mese chiave. I pediatri lo ripetono ogni anno: chi si organizza adesso, si protegge meglio dopo. Un po’ come quando si fa il cambio armadio prima che arrivi il freddo vero. Insomma, è il momento di pensarci sul serio, anche perché — spoiler: no, non è un semplice raffreddore quello che potrebbe arrivare.
Tempo di organizzarsi
Antonio D’Avino, presidente della Fimp (Federazione italiana medici pediatri), non usa mezze parole, come riporta quotidiano.net: “Abbiamo un mese per prepararci”. L’idea è partire con la campagna antinfluenzale il 1° ottobre, ma per farlo serve iniziare ora. Con il ritorno in classe, i bambini diventano più vulnerabili, e l’esposizione a virus stagionali aumenta inevitabilmente.
Intanto, i virologi cominciano a lanciare l’allarme: pare che questa stagione influenzale sarà particolarmente tosta. Ecco perché non ci si può permettere di arrivare impreparati. E non si parla solo di influenza: c’è anche il tema delle bronchioliti nei neonati, che si può affrontare con gli strumenti giusti, ma solo se si parte per tempo.
Quello che spaventa (ma si può prevenire)
Il virus respiratorio sinciziale – VRS, per chi ne ha già sentito parlare – è molto più diffuso di quanto si pensi, soprattutto nei bimbi piccolissimi. I neonati nati tra aprile e settembre sono i più a rischio, e non è un rischio da prendere alla leggera: in certi casi può anche portare complicazioni serie. Per fortuna, da ottobre sarà disponibile gratuitamente Nirsevimab, un anticorpo monoclonale che può fare davvero la differenza.
Occhio però al quando: secondo gli esperti della Yale School of Medicine, l’efficacia dell’anticorpo dura circa tre mesi. Quindi serve coordinarne bene la somministrazione, in base all’andamento stagionale. Intanto, fra i più piccoli, si segnalano anche tanti casi di infezioni gastrointestinali — vomito, diarrea, dolori addominali — nulla di grave, dicono i medici, ma serve reidratarli bene.