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Pepe nero, tanto buono quanto indigesto: meglio non abbondare in questi casi o finisci per fare la gastroscopia

Pepe nero e reflusso

Pepe nero e reflusso (Depositphotos foto) - www.biomedicalcue.it

Non eccedere con le quantità di pepe nero perchè potrebbe rivelarsi davvero pesante per la tua salute intestinale.

Il pepe nero, ricavato dai frutti essiccati della pianta Piper nigrum, è una delle spezie più utilizzate e apprezzate al mondo, sia in cucina che nella tradizione erboristica. Originario dell’India, è oggi coltivato in molti Paesi tropicali e il suo aroma pungente è dovuto principalmente alla piperina, un alcaloide che stimola i recettori del gusto e favorisce la digestione.

Fin dall’antichità, il pepe nero non era solo un condimento prezioso, ma anche una merce di scambio e un simbolo di ricchezza, al punto che veniva utilizzato come moneta in alcune epoche. Sul piano culinario, il pepe nero è estremamente versatile: può essere usato in grani, macinato al momento o in polvere, per insaporire carne, pesce, verdure, salse e zuppe.

La piperina, oltre a conferire la caratteristica piccantezza, ha proprietà che stimolano la secrezione gastrica, migliorando l’assorbimento di alcune sostanze nutritive, come la curcumina della curcuma. Proprio per questo motivo, pepe e curcuma sono spesso abbinati nella cucina e nella fitoterapia.

Oltre all’uso gastronomico, il pepe nero è apprezzato anche per i potenziali benefici per la salute. Studi scientifici suggeriscono che la piperina possa avere effetti antiossidanti, antinfiammatori e persino migliorare la biodisponibilità di alcune vitamine e minerali.

Come consumarlo

Tuttavia, il consumo eccessivo può irritare la mucosa gastrica, quindi è consigliabile moderarne le quantità, soprattutto in chi soffre di gastrite o reflusso gastroesofageo. Però, il pepe nero rimane un alleato prezioso sia per chi ama sperimentare in cucina sia per chi desidera arricchire la propria dieta con sapore e benessere.

Il pepe nero è molto più di una semplice spezia: è un ingrediente capace di esaltare i sapori e, se usato con equilibrio, può apportare benefici al nostro organismo. La sua storia millenaria, unita alle proprietà gastronomiche e salutistiche, lo rende una presenza immancabile nelle cucine di tutto il mondo.

Pepe nero
Pepe nero (Depositphotos foto) – www.biomedicalcue.it

Problemi per l’intestino

Il pepe nero, pur essendo una spezia ricca di benefici, può risultare problematico per chi soffre di reflusso gastroesofageo. La piperina in esso contenuta stimola la secrezione gastrica, il che può aumentare l’acidità nello stomaco e peggiorare sintomi come bruciore e rigurgito acido. Inoltre, il pepe nero può irritare la mucosa esofagea già infiammata, rendendo più fastidiosa la digestione.

Per chi è soggetto a reflusso, è quindi consigliabile limitarne il consumo o preferire spezie più delicate, evitando soprattutto di aggiungerlo in grandi quantità a piatti già acidi o piccanti. In alcuni casi, può essere tollerato se usato in cottura, poiché il calore ne attenua leggermente la piccantezza, ma è sempre importante valutare la risposta del proprio organismo.