Non lo uccide nemmeno il calore: non c’è più scampo da questo batterio | Lo mangi anche dopo aver cotto tutto a 100°
Batteri (Depositphotos foto) - www.biomedicalcue.it
Un batterio super resistente anche al calore estremo. Pertanto è impossibile non mangiarlo anche coi cibi cotti.
I batteri sono microrganismi invisibili all’occhio umano, presenti ovunque: nell’aria, nell’acqua, nel suolo e persino nel nostro corpo. Quando si parla di alimentazione, essi svolgono un ruolo ambivalente: alcuni possono essere benefici, altri potenzialmente pericolosi.
Nei cibi, i batteri possono svilupparsi in condizioni di scarsa igiene o conservazione inadeguata, causando intossicazioni e malattie alimentari. Tra i più conosciuti vi sono Salmonella, Escherichia coli e Listeria, che possono provocare sintomi come nausea, febbre e disturbi intestinali.
Per questo motivo è fondamentale rispettare norme igieniche come la corretta cottura e conservazione degli alimenti. Tuttavia, non tutti i batteri sono nemici della salute. Alcuni, come i lattobacilli, sono fondamentali nei processi di fermentazione e contribuiscono a creare alimenti preziosi per l’organismo.
Yogurt, kefir, crauti e molti formaggi sono ricchi di batteri “buoni” che aiutano l’equilibrio della flora intestinale e rafforzano il sistema immunitario. In questo modo, i batteri si rivelano non solo una potenziale minaccia, ma anche un alleato importante per una dieta equilibrata e salutare.
L’evoluzione dei batteri
Un altro aspetto interessante riguarda l’evoluzione dei batteri nei cibi durante la loro conservazione. Alcuni alimenti freschi, come carne e pesce, se non refrigerati correttamente, diventano terreno fertile per la proliferazione di batteri dannosi. Al contrario, tecniche come l’essiccazione, l’affumicatura o l’aggiunta di sale e zucchero riducono la presenza batterica, prolungando la durata del prodotto.
Negli ultimi anni, anche l’uso di probiotici negli alimenti industriali è aumentato, offrendo prodotti arricchiti di microrganismi utili alla salute. Questa doppia faccia dei batteri dimostra quanto sia importante conoscere le corrette modalità di conservazione e preparazione dei cibi.
Un batterio molto resistente
Come riportato su retesudaudio.it, in cucina non basta affidarsi alla cottura per eliminare ogni pericolo. Alcuni batteri, come Klebsiella o Clostridium, possiedono spore capaci di resistere a temperature elevate, mentre le tossine che producono, come quelle dello Staphylococcus aureus, restano attive anche dopo lunghe esposizioni al calore. Questo significa che, pur uccidendo i batteri, il cibo può comunque risultare pericoloso per la salute se le tossine sono già presenti.
Per ridurre i rischi, l’igiene è fondamentale: mantenere puliti forni e superfici, evitare contaminazioni incrociate tra cibi crudi e cotti, e conservare correttamente gli alimenti. Raffreddare e refrigerare rapidamente i piatti dopo la cottura impedisce la germinazione delle spore e la produzione di nuove tossine, proteggendo così chi consuma i cibi.