Home / Trending News / “Salve vorrei una bevanda”, “Mi mostri un documento” | Stretta del Ministero della Salute: non solo alcool, non potrai ordinare nulla

“Salve vorrei una bevanda”, “Mi mostri un documento” | Stretta del Ministero della Salute: non solo alcool, non potrai ordinare nulla

Pena multe salatissime

Divieto di bere bevande varie (Canva) - biomedicalcue.it

Quando esci con gli amici, prendere un drink è spesso sinonimo di socialità. Bene, oggi, se li prenderai, sarà sinonimo di multa!

Il consumo di alcol, ha effetti immediati e al lungo termine, sull’organismo umano. E anche se spesso associato a momenti di socialità e relax, l’alcol è una sostanza psicoattiva la quale agisce sul sistema nervoso centrale.

A basse dosi, può generare una sensazione di euforia e disinibizione, sebbene già con un consumo moderato, si possono riscontrare difficoltà di concentrazione, riflessi rallentati, e alterazione del giudizio. Aumentando il rischio di incidenti e comportamenti impulsivi.

Con un consumo invece regolare o eccessivo, gli effetti diventano poi più gravi; come danni al fegato, al cuore, al cervello e all’apparato digerente (fra le principali conseguenze fisiche). Nondimeno, l’abuso prolungato può portare a dipendenza, depressione, e disturbi della memoria.

Quindi è fondamentale conoscere gli effetti dell’alcol, per assumere scelte consapevoli, e tutelare la propria salute fisica e mentale, riducendo specialmente i rischi associati a un consumo scorretto.

Un possibile divieto

Proprio nel Regno Unito, si sta valutando l’introduzione di un divieto alla vendita di energy drink, ai minori di 16 anni. Un provvedimento che, nello specifico, riguarderebbe negozi, bar, ristoranti e vendite online. E sebbene non siano ancora stati definiti i tempi di attuazione, né le sanzioni per chi viola la normativa, la misura fa parte del nuovo Fit for the Future 10 Year Health Plan for England, il programma del governo Laburista guidato da Keir Starmer, per migliorare la salute pubblica, e ridurre il consumo di bevande ad alto contenuto di zuccheri e caffeina.

Secondo ilfattoalimentare.it, il bando è stato sollecitato da almeno 40 associazioni, subito dopo la pubblicazione di una review internazionale, che ha appunto esaminato 57 studi condotti in 21 Paesi, su oltre 1,2 milioni di giovani. Studi, questi, che hanno evidenziato i rischi associati al consumo di energy drink, fra bambini e adolescenti: come disturbi del sonno, ansia, depressione, obesità, diabete di tipo 2, problemi dentali, crisi cardiache, e persino pensieri suicidari. Non a caso, diversi Paesi europei, come Lituania, Polonia e Repubblica Ceca, hanno già adottato restrizioni simili.

Ecco perché vietarli
Energy drink (Canva) – biomedicalcue.it

Ingredienti pericolosi

Il principale componente nocivo degli energy drink è la caffeina, presente in quantità che vanno dai 50 ai 200 milligrammi, per lattina da 250 ml; equivalente o superiore a una tazza di caffè. E oltre alla caffeina, molti contengono taurina, ginseng e guaranà, stimolanti i quali possono interagire in modi ancora poco chiari. Nondimeno, l’elevato contenuto di zuccheri (fino al 65%, rispetto a una bevanda gassata), contribuisce a problemi di carie, sovrappeso, e resistenza insulinica.

Alcune catene di supermercati, hanno già vietato la vendita ai minori, poiché sostenute da campagne come #NotForChildren, promossa dallo chef Jamie Oliver. La “British Soft Drink Association” ha per questo introdotto codici etici che limitano pubblicità e vendite vicino alle scuole. Quantunque, purtroppo, una legge obbligatoria potrebbe avere un impatto molto maggiore, favorendo infatti una possibile riformulazione degli energy drink, per renderli più sicuri per i giovani.