Una tira l’altra: attenzione a non superare questa dose di olive | Sono poco caloriche ma un abuso ti fa esplodere il cervello
Non abusatene! (canva.com) - www.biomedicalcue.it
Attenzione alle olive: sono sane ma occhio a non esagerare. Ecco cosa può succedere se le mangi ogni giorno.
Gustose, profumate, incredibilmente adattabili. Le olive, da sempre protagoniste nelle tavole del Mediterraneo, offrono un sapore intenso e accattivante, ideali per aperitivi, perfette per esaltare i piatti estivi e capaci di rendere unica ogni preparazione culinaria.
Eppure, come spesso accade con i cibi più prelibati, è fondamentale non eccedere. Inserite in un regime alimentare vario ed equilibrato, le olive si rivelano un valido alimento per la nostra salute.
Grazie all’abbondanza di grassi insaturi e sostanze antiossidanti, apportano notevoli benefici all’organismo. Tuttavia, se consumate in dosi eccessive, i loro effetti possono rivelarsi indesiderati.
Nonostante la loro apparente innocua semplicità, racchiudono un potenziale nutrizionale da gestire con attenzione, perché la golosità può trasformarsi sempre in un danno.
Qual è la quantità giusta?
Come ha spiegato Silvia Ciani, biologa nutrizionista, in un’intervista rilasciata a La Cucina Italiana, le olive sono ricche di grassi monoinsaturi (in particolare acido oleico), polifenoli, vitamina E e fibre. Possiedono proprietà antinfiammatorie, aiutano a ridurre il colesterolo LDL e ad aumentare il colesterolo HDL, proteggendo così il cuore e prevenendo le malattie degenerative del cervello.
Tuttavia, è importante considerare che le olive che troviamo in commercio – verdi o nere, in olio o in salamoia – sono spesso straricche di sale, rappresentando un rischio soprattutto per chi soffre di ipertensione. Inoltre, il loro apporto calorico non è trascurabile: circa 140 kcal per 100 grammi per le verdi, e ben 235 kcal per le nere, che contengono più grassi.
Le dosi raccomandate
La nutrizionista suggerisce di limitare il consumo a un massimo di 10 olive al giorno, soprattutto se si segue una dieta ipocalorica o in presenza di problemi cardiovascolari: questa quantità consente di beneficiare delle proprietà del frutto senza eccedere con il sodio o le calorie. La fonte precisa inoltre che un consumo eccessivo di certi tipi di olive, specialmente di quelle in salamoia o conservate, può alterare l’equilibrio idrosalino dell’organismo, affaticare i reni e, in casi estremi, provocare ritenzione idrica e affaticamento cardiaco.
Capiamo bene quindi che nessun alimento, per quanto salutare possa essere, può essere consumato senza limiti. Infine, Ciani ricorda che le olive da tavola non sono uguali a quelle utilizzate per produrre l’olio extravergine d’oliva: le prime offrono un profilo nutrizionale più completo, includendo fibre e minerali (come calcio, ferro, magnesio e potassio), mentre l’olio concentra principalmente la componente lipidica e antiossidante del frutto. L’ideale secondo la nutrizionista è abbinare entrambi, ma sempre nel contesto di un’alimentazione equilibrata.