Tonno, che sia in vetro o in scatola controlla sempre questo numero sull’etichetta: solo così metti a tavola quello di qualità
Tonno in scatola (Depositphotos foto) - www.biomedicalcue.it
Ecco come fare a capire se il tonno che acquisti è davvero di qualità o meno. Questo vale per tutte le tipologie di confezioni.
Il tonno in scatola è uno degli alimenti più diffusi nelle cucine di tutto il mondo per la sua praticità, il prezzo accessibile e la lunga conservazione. Disponibile in olio d’oliva, al naturale o in altre varianti, è spesso protagonista di piatti veloci come insalate, panini, paste fredde o riso.
La sua versatilità lo rende un alleato perfetto per chi ha poco tempo da dedicare ai fornelli ma non vuole rinunciare a un pasto saporito e proteico. Inoltre, è facilmente reperibile in qualsiasi supermercato e non richiede refrigerazione prima dell’apertura.
Tuttavia, dietro la comodità del tonno in scatola si nascondono anche alcune questioni importanti da considerare. La pesca intensiva ha messo sotto pressione diverse specie di tonno, in particolare il tonno rosso, portandole in alcuni casi vicino al rischio di estinzione.
Per questo motivo, è fondamentale fare attenzione alle etichette, preferendo tonno pescato con metodi sostenibili e certificazioni. Anche dal punto di vista nutrizionale, è bene non abusarne: il tonno può contenere tracce di mercurio, e consumarne in grandi quantità potrebbe essere rischioso, specialmente per bambini e donne in gravidanza.
La qualità del tonno
Negli ultimi anni, alcune aziende hanno iniziato a migliorare la qualità del tonno in scatola, puntando su filiere più trasparenti, lavorazioni più attente e confezioni riciclabili. Alcuni produttori offrono tonno tracciabile, dove è possibile risalire alla zona di pesca e alla barca utilizzata, garantendo così un maggiore controllo sull’origine del prodotto.
Anche la scelta dell’olio o del liquido di conservazione è diventata più varia, con opzioni a basso contenuto di grassi o aromatizzate. Questo mostra come il settore si stia evolvendo per rispondere alle esigenze di un consumatore sempre più informato e attento sia alla salute che all’ambiente.
Visualizza questo post su Instagram
Controlla l’etichetta
Come riportato su cookist, scegliere un buon tonno in scatola non è così semplice come sembra: davanti allo scaffale del supermercato ci troviamo di fronte a una miriade di marche e confezioni. Per orientarsi, l’etichetta è la nostra alleata principale. La specie di tonno è un primo indicatore: meglio preferire il Pinna Gialla (Thunnus albacares), noto per il sapore delicato. Fondamentale è anche controllare la provenienza, indicata con il codice FAO: alcune zone di pesca sono più sostenibili e meglio regolamentate di altre.
Non meno importanti sono gli ingredienti e le certificazioni: un buon tonno dovrebbe contenere solo tonno, olio (meglio se extravergine) o acqua, e sale, con un contenuto di sodio inferiore a 1g per 100g. Le etichette con troppi additivi vanno evitate.