Salute delle donne, microbiota ed endometriosi: al via lo studio prospettico Biome‑Endo
Visita endometriosi (screenshot Rai/YouTube) - biomedicalcue.it
Un nuovo studio rivela una delle cause dell’endometriosi: la speranza potrebbe arrivare per molte donne. Cosa hanno scoperto?
È partito lo studio Biome-Endo per indagare il ruolo del microbiota nell’endometriosi, una patologia femminile che colpisce circa il 10% delle donne in età fertile, secondo quanto riporta Named Group. L’endometriosi causa dolore cronico e problemi di fertilità, con conseguenze dirette sulla qualità della vita.
Il microbiota è l’insieme di microrganismi che vivono nell’intestino e nel tratto genitale femminile. I microrganismi mantengono l’equilibrio immunitario e la salute generale, come riportano diverse pagine dedicate al tema su PubMed Central nel 2022 e Wikipedia.
Le alterazioni del microbiota, chiamate disbiosi, possono sviluppare e aggravare malattie infiammatorie come l’endometriosi. Comprendere le relazionitra le alterazioni potrebbe aprire nuove vie per diagnosi e terapie personalizzate.
Lo studio Biome-Endo analizza in modo prospettico il microbiota di donne con endometriosi, con campioni biologici e dati clinici nel tempo per osservare come la flora microbica influisce sull’evoluzione della malattia. Quali sono le prospettive?
Il calvario dell’endometriosi
L’endometriosi è una malattia cronica che provoca dolore pelvico, infertilità e alterazioni del ciclo mestruale. Il microbiota intestinale e vaginale può modulare i processi infiammatori alla base della malattia. Biome-Endo si propone di approfondire le interazioni per identificare biomarcatori utili alla diagnosi precoce e per sviluppare nuovi approcci terapeutici.
Il progetto coinvolge varie istituzioni italiane e utilizza tecnologie avanzate di sequenziamento genetico per mappare il microbiota nelle donne affette da endometriosi. Con l’analisi di campioni biologici, come saliva, feci e tamponi vaginali, lo studio intende correlare le variazioni microbiche con l’andamento clinico e la risposta ai trattamenti.
Le prospettive
Le alterazioni nella composizione microbica possono influenzare le risposte immunitarie e infiammatorie. La comprensione dei meccanismi potrebbe rivoluzionare la diagnosi e il trattamento, con lo sviluppo di terapie personalizzate basate sulla modulazione del microbiota, come probiotici specifici o interventi dietetici mirati. La natura prospettica dello studio consente di raccogliere dati per tracciare l’evoluzione della malattia e identificare i momenti chiave in cui intervenire. L’approccio integrato potrebbe migliorare la qualità della vita delle pazienti, con la prevenzione di complicazioni come l’infertilità. Lo studio favorisce un percorso di cura più tempestivo e personalizzato, con meno effetti collaterali rispetto alle terapie tradizionali. Per molte donne, potrebbe essere sperare in un futuro con meno sofferenza e maggior controllo della salute.
Secondo le linee guida dell’ESHRE (European Society of Human Reproduction and Embryology) del 2022, il trattamento dell’endometriosi grave si basa su un approccio personalizzato che combina terapia farmacologica e intervento chirurgico. La terapia ormonale è la prima scelta per ridurre i sintomi; i progestinici, come il dienogest, sono utilizzati per sopprimere la crescita del tessuto endometriale. In alcuni casi, si ricorre all’uso di antagonisti del GnRH per un trattamento di seconda linea. L’uso prolungato di questi farmaci è generalmente sconsigliato prima dei trattamenti di procreazione medicalmente assistita. Quando la terapia farmacologica non è efficace, l’intervento chirurgico diventa necessario. La chirurgia conservativa è indicata per le donne che desiderano preservare la fertilità, mentre la chirurgia demolitiva, che può includere l’isterectomia e l’ovariectomia, è presa in considerazione per le pazienti che non sono più interessate alla procreazione, come riporta My Personal Trainer.