Allarme supermercati Despar: segnalato un serio “rischio allergene” | Attenzione a consumarlo se lo avete in casa

Allarme supermercato (Canva-Freepik foto) - www.biomedicalcue.it
Rischio allergene in questo specifico prodotto. Se lo hai già nella tua dispensa, ecco come dovresti muoverti
Nell’ambito del settore alimentare, produttori e distributori hanno l’assoluta priorità di garantire al consumatore il massimo livello di sicurezza, offrendo loro degli articoli che siano contraddistinti da una salubrità assoluta, la cui consumazione possa avvenire in modo totalmente esente da rischi.
Ovviamente, può capitare che un determinato prodotto, magari già presente in commercio sugli scaffali, non risulti totalmente conforme rispetto alle normative disposte. In simili circostanze, deve necessariamente subentrare l’OSA, Operatore del Settore Alimentare.
Nelle sue mani passa, infatti, la gestione della procedura di ritiro o richiamo del prodotto. La seconda evenienza si rende necessaria nei casi in cui un prodotto, non conforme alle linee guida, è già potenzialmente acquistabile dai consumatori.
In caso di ritiro, invece, la distribuzione e l’esposizione di un dato prodotto non avviene proprio, se lo stesso viene ritenuto potenzialmente pericoloso o rischioso in caso di consumo da parte dei clienti.
La situazione che ha gettato in allarme
La catena di supermercati Despar, diffusa nell’intero territorio italiano, si è recentemente trovata costretta a fronteggiare una situazione analoga, relativamente ad uno dei prodotti esposti sui propri scaffali. Il prodotto “Tofu Vegano Biologico al Naturale” battente marchio Veggie – Despar, ed in particolare il formato da 250 grammi, il cui lotto di produzione di riferimento risulta identificabile con il numero 238 e la cui data di scadenza risulta essere il 06/08/2025 è stato soggetto ad un richiamo.
La multinazionale olandese ha gestito brillantemente la situazione, a causa della presenza all’interno del prodotto già venduto all’interno dei propri punti vendita di un rischio allergene, dovuto ad un errore nel confezionamento del prodotto stesso. Infatti, sebbene l’etichetta esterna specificasse la presenza di tofu all’interno della confezione, l’alimento effettivamente contenuto risultava essere seitan. Ciò ha prodotto un’ulteriore mancanza nell’etichetta, relativa all’assenza di indicazioni che specificassero la presenza dell’ingrediente allergenizzante, con possibilità di contaminazione da senape, grano e frumento.
La procedura più adeguata
Quando l’OSA ritiene che in merito ad un dato prodotto non ci sia la certezza assoluta dell’assenza di potenziali rischi e disagi, la stessa deve necessariamente mobilitarsi, attivando le procedure adeguate all’azionamento dell’iter di richiamo del prodotto. Quando ciò avviene, come abbiamo potuto comprendere dalla situazione che ha coinvolto Despar, il prodotto si trova già sugli scaffali e sarà dunque prerogativa dello stesso OSA comunicare tempestivamente a tutti i clienti il rischio di tossicità di un dato prodotto, usufruendo di una comunicazione che passa attraverso la pubblicazione del richiamo mediante siti d’informazione, quotidiani o televisioni.
Inoltre, la pubblicazione del richiamo dovrà avvenire obbligatoriamente sul sito del produttore e del distributore, necessità ormai “sostituita” dalla possibilità di pubblicazione anche mediante i canali social network delle parti coinvolte. Un iter chiaro e mirato, volto a garantire il massimo grado di sicurezza nei confronti dei consumatori, che saranno totalmente esenti da rischi derivanti dall’ingestione di prodotti sospetti, che, a seguito del richiamo, vengono immediatamente rispediti in azienda per effettuarvi ulteriori accertamenti.