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Robot bioibridi alimentati da muscoli artificiali: MIT sviluppa un tessuto muscolare che si contrae in più direzioni

Iride robot

Tessuto muscolare artificiale, già realizzata un'iride simile a quella umana (news.mit.edu) - www.biomedicalcue.it

In futuro i robot avranno muscoli come gli umani? Secondo il MIT sì, ecco la ricerca su muscoli artificiali realistici

Negli ultimi tempi diverse aziende stanno cercando di lanciare sul mercato dei robot che siano realistici e che possano stupire i consumatori. Anche gruppi di scienziati stanno lavorando a tessuti che possano rendere i robot sempre più simili agli umani.

A quanto pare, il MIT ha realizzato un progetto capace di dare una svolta in questa direzione. Perché? Perché ha realizzato dei muscoli artificiali realistici. Ciò è potuto avvenire grazie a un tessuto muscolare sintetico che imita il comportamento dei muscoli della pelle umana.

Addirittura, i ricercatori hanno usato il termine “robot bioibridi” per riferirsi a quelli che potrebbero essere i risvolti di questa tecnologia applicati alla robotica. Ma quali sono i dettagli della ricerca?

Ecco tutto quello che c’è da sapere a questo riguardo, cercando anche di analizzare come potrebbe tornare utile il tessuto muscolare artificiale in svariati campi.

MIT, la creazione di un tessuto artificiale muscolare per robot bioibridi: ecco come funziona

Il team di ingegneri del MIT impegnato in questa ricerca ha sviluppato un metodo per far crescere tessuto muscolare artificiale in grado di contrarsi in più direzioni contemporaneamente. Per dimostrarlo, hanno creato un’iride artificiale che si restringe e si dilata come quella dell’occhio umano. Questo è stato reso possibile da un nuovo metodo di “stamping” (stampaggio), in cui un piccolo timbro con microsolchi viene pressato in un idrogel, guidando la crescita delle cellule muscolari in direzioni specifiche. Quando stimolate, le fibre muscolari così create si contraggono in più direzioni.

La ricerca degli esperti del MIT che hanno partecipato a tale esperimento è stata pubblicata sulla rivista Biomaterials Science. La tecnologia impiegata per tale studio invece, sviluppata nel laboratorio della professoressa Ritu Raman, potrebbe essere utilizzata non solo per costruire muscoli artificiali per robot, ma anche per applicazioni mediche, come il ripristino della funzione muscolare nei pazienti con lesioni neuromuscolari.

Robot bioibrido
Robot bioibrido, ecco come potrebbero cambiare grazie al nuovo tessuto muscolare artificiale (DepositPhotos) – www.biomedical.it

Un obiettivo che potrebbe essere difficile da raggiungere

Il team ora vorrebbe raggiungere un obiettivo che potrebbe essere complicato. Quale? Quello di replicare la complessità dei tessuti naturali. L’approccio del timbro potrebbe essere applicato anche ad altri tipi di cellule, come neuroni o cellule cardiache, permettendo la creazione di tessuti più realistici. Inoltre, il metodo è facilmente accessibile grazie alla possibilità di utilizzare normali stampanti 3D da tavolo.

Insomma, i risvolti per il futuro di questa tecnologia sono diversi, tutti con potenzialità molto alte: dai robot bioibridi a organi nuovi per gli esseri umani, non resta fare altro che aspettare eventuali aggiornamenti o novità al riguardo.