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Cancro al seno: svolta dopo gli ultimi studi | Colpa di quello che mangiamo da bambini: questi alimenti ti uccidono prima

Cancro al seno (Depositphotos foto) - www.biomedicalcue.it

Cancro al seno (Depositphotos foto) - www.biomedicalcue.it

Uno studio svela il legame tra dieta infantile, comparsa precoce del ciclo e possibile aumento del rischio di varie malattie.

Quando si parla di tumore al seno, l’istinto è pensare a qualcosa che riguarda le donne adulte, magari dopo i quarant’anni. E invece no, o meglio, non solo. Il problema, a quanto pare, potrebbe avere origini molto più lontane nel tempo, addirittura nella nostra infanzia.

La scienza sta puntando sempre più il dito su quello che succede nei primi anni di vita. E no, non si tratta solo di ereditarietà o di stili di vita sbagliati in età adulta. Il corpo femminile è una macchina delicata che reagisce fin da subito a ciò che respira, ingerisce, assorbe. E tra le tappe più importanti di questo percorso c’è l’arrivo del primo ciclo mestruale.

C’è un dettaglio, infatti, che gli scienziati non stanno sottovalutando: l’età del menarca, cioè quando arriva la prima mestruazione. Se compare troppo presto, può rappresentare un campanello d’allarme per il futuro. Negli ultimi anni, studi su studi hanno confermato che un menarca anticipato può essere collegato a vari problemi come diabete, obesità, disturbi cardiovascolari… e sì, anche il carcinoma mammario.

A questo punto la domanda è una: perché alcune bambine iniziano prima delle altre? E ancora più importante: possiamo fare qualcosa per evitarlo? Non si tratta solo di sfortuna o di geni. Qualcosa che facciamo – o non facciamo – potrebbe innescare questo meccanismo troppo in anticipo.

L’influenza del cibo sul primo ciclo

Come riporta anche Fanpage, un gruppo di ricercatori del Fred Hutchinson Cancer Center di Seattle ha provato a capirci di più. L’idea è nata dopo un loro studio precedente che suggeriva un legame tra diete infiammatorie nell’infanzia e un rischio maggiore di tumore al seno. Così hanno deciso di andare a fondo.

Hanno analizzato i dati di 7.500 ragazzine, tra 9 e 14 anni, arruolate nel programma “Growing Up Today Study”. Parliamo di dati raccolti in due periodi (1996 e 2004) e monitorati per diversi anni. Ogni partecipante ha risposto a questionari su ciò che mangiava abitualmente, e in base alle risposte è stato assegnato un punteggio usando due modelli: l’AHEI di Harvard (per misurare quanto una dieta sia salutare) e l’EDIP, che valuta quanto possa essere infiammatoria.

Bambine e spuntino salutare (Depositphotos foto) - www.biomedicalcue.it
Bambine e spuntino salutare (Depositphotos foto) – www.biomedicalcue.it

Possibili conseguenze di una dieta sbagliata

Poi, hanno messo tutto a confronto con l’età del primo ciclo. Spoiler: la correlazione c’è, eccome. Le ragazze che mangiavano peggio – cioè con diete più infiammatorie – avevano una probabilità del 15% più alta di avere il menarca nel mese successivo, rispetto a quelle che seguivano un’alimentazione migliore. E viceversa: chi mangiava in modo più sano, aveva l’8% di probabilità in meno. E qui viene la parte più interessante.

Questi dati non dipendono né dal peso corporeo né dall’altezza – due fattori che di solito influenzano la pubertà. Significa che la dieta ha un impatto indipendente, a prescindere da quanto una bambina sia magra o alta. In pratica, quello che mangiano può cambiare il loro orologio biologico.

Parola della professoressa Holly Harris, che ha guidato lo studio: l’alimentazione con diete più infiammatorie durante l’infanzia potrebbe anticipare il menarca e, di conseguenza, aumentare il rischio di sviluppare malattie anche gravi come il cancro al seno. Non si tratta di fare allarmismo, ma di prevenzione. Se fin da piccole si consumano più frutta, verdura, cereali integrali, legumi e meno carni lavorate o zuccheri raffinati, forse possiamo davvero cambiare le cose.