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Ne mangiavo in continuazione e non mi rendevo conto: questo frutto faceva salire il colesterolo | Piccolo ma dannoso

Colesterolo e frutta (Depositphotos foto) - www.biomedicalcue.it

Colesterolo e frutta (Depositphotos foto) - www.biomedicalcue.it

Sembrava una scelta molto salutare, ma questo frutto mangiato spesso può portare a conseguenze particolari.

La frutta, diciamocelo, è da sempre un’alleata della salute. Colorata, ricca di fibre, piena di vitamine… insomma, il classico cibo che ci insegnano a mettere nel piatto fin da piccoli. Ma attenzione: non tutta la frutta è uguale.

C’è un’idea molto diffusa – e anche comprensibile – che tutta la frutta faccia solo bene. Però, basta scavare un pò per scoprire che in realtà alcune varietà sono molto zuccherine, e che quindi non sono sempre la scelta migliore per chi ha problemi con il metabolismo o i livelli lipidici.

Non è una questione di demonizzarla, ma di conoscerla bene. Il problema spesso è che alcuni frutti sono così buoni, così pratici, che uno tira l’altro. Ne mangiamo senza pensarci, come fossero snack sani. E in effetti lo sono… fino a un certo punto.

Quando iniziano a impattare su peso, zuccheri nel sangue e quant’altro, allora è il caso di fermarsi un attimo e ragionarci su. Curiosamente, anche se la frutta non contiene grassi saturi né colesterolo (quelli veri, diciamo), può comunque interferire col metabolismo lipidico.

La frutta buona e alcuni retroscena

Secondo Humanitas, questo in particolare è un frutto fantastico sotto molti aspetti: aiuta la pelle, è piena di antiossidanti, dà energia. Ma come alcuni altri frutti è anche pieno di zuccheri semplici, che fanno alzare la glicemia molto in fretta. E questo, purtroppo, può stimolare l’insulina e sballare il meccanismo dei grassi nel sangue, come riporta parafarmaciamanas.it.

Chi ha già il colesterolo alto è più esposto a questi effetti. Non che questo frutto faccia male, chiariamolo. Però in certe situazioni, soprattutto se si esagera, può diventare un fastidio reale. E non è l’unico frutto da guardare con attenzione: anche altri rientrano nello stesso discorso.

Uva (Pixabay foto) - www.biomedicalcue.it
Uva (Pixabay foto) – www.biomedicalcue.it

Questione di equilibrio 

Detto ciò, non è che l’uva vada bandita. Anzi. Sempre secondo Humanitas, un consumo moderato di questo frutto può aiutare a combattere il colesterolo cattivo, grazie a sostanze come il resveratrolo, che protegge i vasi e riduce l’infiammazione. Il punto è tutto nella misura, come spesso accade.

Chi ha valori normali può mangiarla tranquillamente, facendo solo attenzione a non esagerare. Ma chi ha già problemi o segue una dieta per abbassare l’LDL, beh, in quel caso è meglio limitare la quantità e magari scegliere frutti meno zuccherini, ma solo a scopo precauzionale. Come sempre, il consiglio migliore resta uno solo: parlarne con un nutrizionista, così da non dover rinunciare al gusto, ma nemmeno alla salute.