Allerta sanitaria – Durante la bella stagione aumentano i tumori: adesso è vietato anche uscire di casa | Situazione fuori controllo

Ragazzo con dolori (Depositphotos foto) - www.biomedicalcue.it
Cresce l’allarme per l’esposizione all’aperto con le belle giornate: i medici lanciano un nuovo avvertimento sui rischi per la salute.
Con l’arrivo della stagione più luminosa dell’anno, il desiderio di passare più tempo all’aperto si fa inevitabilmente più forte. Le giornate si allungano, le temperature salgono e ogni occasione sembra perfetta per prendere organizzare gite o semplicemente camminare all’aria aperta.
Tuttavia, questo rinnovato slancio verso l’esterno porta con sé anche rischi poco considerati, spesso sottovalutati, che possono avere conseguenze serie nel lungo termine. Il rapporto tra belle giornate e salute è oggetto di discussione da anni, soprattutto nei mesi caldi.
Se da un lato stare all’aria aperta fa bene, dall’altro nasconde insidie potenzialmente pericolose, soprattutto quando l’esposizione non è protetta o viene prolungata senza precauzioni adeguate. Non è una novità che la pelle rappresenti il primo bersaglio di questi effetti collaterali.
Ogni estate si rinnova l’appello alla prudenza da parte degli esperti. Viene ricordato, con insistenza, come sia fondamentale proteggere la pelle, soprattutto nei soggetti più giovani. Perché, anche se sembra inaspettato, sono coloro che rischiano di più.
Conseguenze cumulative
Tuttavia, non sempre queste raccomandazioni vengono seguite, e i danni spesso non si manifestano subito ma lasciano il segno nel tempo. Ciò che preoccupa maggiormente è l’effetto cumulativo dell’esposizione al sole, in particolare durante l’età adolescenziale e giovanile.
Anche quando le conseguenze non sono visibili nell’immediato, i danni possono emergere a distanza di anni, rivelandosi in forme patologiche gravi. E proprio su questo fronte si concentra l’attenzione della comunità medica in questi giorni, in coincidenza con importanti iniziative di sensibilizzazione.
L’attenzione dei medici si sposta sulla prevenzione
Nel mese dedicato alla prevenzione del melanoma, i professionisti del settore rinnovano il loro appello. Come riporta Rtl 102.5, Paolo Ascierto, presidente della Fondazione Melanoma e direttore dell’Unità di oncologia melanoma, immunoterapia oncologica e Terapie Innovative dell’Istituto Pascale di Napoli, invita alla massima cautela in vista dell’estate. L’esperto sottolinea come bastino cinque o più scottature con vesciche, avvenute tra i 15 e i 20 anni, per aumentare dell’80% il rischio di melanoma e del 68% quello di altri tumori della pelle non melanoma.
La fonte di questo allarme è l’American Academy of Dermatology, che ha messo in evidenza la correlazione diretta tra scottature giovanili e sviluppo di tumori cutanei. Questo dato, rilanciato anche in Italia da Ascierto, contribuisce a ridisegnare l’approccio alla prevenzione. L’invito non è solo a utilizzare creme solari o a evitare il sole nelle ore centrali, ma a modificare l’intero stile di vita durante i mesi estivi, riducendo al minimo l’esposizione diretta in determinati momenti della giornata.